"Il Partito Radicale. Sessanta anni di lotte tra memoria e storia" di Gianfranco Spadaccia (Sellerio editore)

 


Sono un iscritto al Partito Radicale e ne ho appena rinnovato l'iscrizione. Sono anche iscritto a Nessuno tocchi Caino e +Europa. Il 2022 sarà un anno importante visto che ci saranno i referendum su giustizia, eutanasia, cannabis ma so bene che siamo ormai ridotti a una minoranza, litigiosa, frammentata, isolata, silenziata e che attualmente il Partito Radicale non brilla certo per capacità attrattiva. In questo intervento al congresso ho spiegato, faticosamente, perché sono un radicale. In realtà manco l'ho espresso veramente per come lo avrei voluto esprimere. Ero talmente emozionato che sono crollato, anche perché per me quel congresso è stato un evento quasi catartico. Un momento di svolta nella mia vita. 

E allora ho letto con grande passione il libro di Gianfranco Spadaccia. Quasi 700 pagine che sono corse vie come un romanzo d'avventura. 

Un libro pieno di spunti di riflessioni, passaggi dolorosi, mancanze, contraddizioni, considerazioni che non condivido ma che mi ha fatto sentire a casa e ne avevo bisogno.

Sono fiero di essere un Radicale.

Non aggiungo altro perché di questo libro ne ha scritto splendidamente Gabriele Maestri.

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