"Indian Horse" di Stephen S. Campanelli

 

Era da tanto tempo che volevo vederlo "Indian Horse", tratto dall'omonimo libro di Richard Wagamese. Lo avevo già preso in biblioteca ma poi non funzionava il dvd e avevo dovuto restituirlo. Non siamo gente che scarica e non abbiamo abbonamenti a Netflix o altre tv a pagamento. Vediamo quel che riusciamo a vedere fra tv, cinema e dvd. Ecco, ieri sera l'ho visto al buio e a un certo punto mi sono commosso. Registicamente non è niente di particolare e con un altro regista ne sarebbe uscito un piccolo grande capolavoro ma alla fine ne sono uscito spezzato, distrutto da questa storia terribile, quasi senza riscatto (perché il protagonista è una grande promessa dell'hockey ma, dopo essere uscito dalla terribile scuola religioso, dov'era stato rinchiuso, non diventerà mai un campione e mollerà tutto...). La storia di un genocidio ancora oggi quasi negato. La storia di un popolo privato della propria terra, della propria lingua, dei propri affetti. La storia dei crimini della Chiesa e dello Stato (in questo caso canadese) in nome dell'assimilazione, del v. La storia di migliaia di bambini e bambine picchiati, segregati, stuprati, affamati, uccisi o lasciati morire, spolpati, annientati, sbattuti per strada, derisi, condotti all'autodistruzione.

Un film che io farei vedere in tutte le scuole.

Il trailer.



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