Mia zia all'ospedale + Piccola rassegna stampa. Numero 69

Mia zia ha 91 anni. È la moglie del fratello di mia madre. Il mio zio trombettista che mi voleva un bene dell'anima. Vive ostinatamente da sola all'ultimo piano del palazzo che ha contribuito a costruire. Verso le 22 e 30 arriva una persona che dorme nel suo appartamento. Non è più la zia presente e combattiva di un tempo e la testa ogni tanto si annebbia, ovvio, ma è ancora lei che beve un bicchiere di vino rosso, che tifa il Milan, che guarda fuori dalla finestra come una sentinella. L'altra notte è caduta e si è rotta il femore e anche una parte della protesi dell'anca. È stata ricoverata in un ospedale e mia cugina e mio cugino non possono nemmeno andare da lei. Regole Covid. Paura del contagio. Mia cugina è distrutta e come me parecchio incazzata. Come si fa a negare a un'anziana di ricevere l'affetto e l'aiuto dei propri cari ed essere lasciata sola in un momento talmente difficile e prima di un possibile intervento chirurgico molto invasivo?

Ieri sera ho parlato con mia cugina e tutti e due abbiamo concordato sulla follia di questi tempi. Incredibile che una donna di 91 anni venga lasciata sola e senza il sostegno dei propri cari. Questa deriva medicale, securitaria, segregazionista, che evita a tutti i costi la morte, iperprotettiva, igienizzata mi sta rompendo i coglioni.

Nessuno mai che pensa ai risvolti psicologici, ai momenti di solitudine, allo sconforto, ai cicli naturali.

Vivere accanto a un malato è anche solo passargli una bottiglietta d'acqua, raccontargli due chiacchiere, stare accanto alla morte, vivere alla morte, il declino, accompagnarla nei suoi ultimi momenti.

Ormai esiste solo il Covid.

A che servono i vaccini, i pass, i tamponi?

Un mondo morto, impaurito, pulito e ripulito con tanta violenza, asettico e che sempre meno mi appartiene.

...

Ed ecco qui un nuovo numero della mia piccola rassegna stampa:

- "Involuntary Returns – report exposes long-arm policing overseas" (Safeguard Defenders)

- "MPs criticise cyber agency for not aiding China rights group after it was hacked" di Dan Sabbagh (The Guardian)

- "Intimidazioni, stalking, ricatti: così chi scappa dalla Cina è costretto a tornare" di Giulia Pompili (Il Foglio)

- "Talk show nazionale Il discorso di Macron al Parlamento europeo è un manifesto elettorale per l’Eliseo" di Francesco Maselli (Linkiesta)

- "L’insostenibile mega Rems con le logiche di un manicomio" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Brindisi, un altro suicidio tra Covid e sovraffollamento" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Ministra Cartabia, sul carcere ora rompa il muro di gomma" di Davide Varì  (Il Dubbio)

- "Donne dimenticate La desolante condizione delle carceri femminili in Italia" di Pietro Mecarozzi (Linkiesta)

- "Il carcere di Torino ha un problema dietro l’altro" (Il Post)

- "Lettera di addio di Pittelli a Sansonetti: “Mi lascio morire contro questa ingiustizia mostruosa" (Il Riformista)

- "Il linguaggio burocratico che rende incomprensibili le leggi" di Francesco Provinciali (La Ragione)

- "No hospital Il populismo sanitario di chi considera i non vaccinati pazienti di serie B" di Carmelo Palma (Linkiesta)

- "Il divertimento della scrittura, l'odio per la scuola, i libri delle zie. Dialogo con Sciascia" di Annalena Benini (Il Foglio) 

- "Eroismi d’antan I giganti di Ermanno Cavazzoni e la nostalgia per gli autori del passato" di Filippo Cavazzoni (Linkiesta)

- "Elton John - Goodbye Yellow Brick Road" (Ondarock)

- "Patricia Highsmith: il cinema svizzero trasforma la scrittrice in un personaggio"(Swissinfo)

- "Joan Didion" di Tommaso Pincio 

 


 

Commenti

  1. Auguri per tua zia.. una zia di mia moglie, in Sicilia è morta pochi giorni fa, e il rammarico maggiore di marito e parenti è stato di non poterle stare accanto negli ultimi attimi di vita. Forse una crudeltà necessaria, ma davvero insensata.. speriamo passi davvero tutto presto..

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    1. Che una donna di 91 anni possa morire sta nell'ordine delle cose (come x tutti noi) ma farlo in condizioni di solitudine, senza nemmeno l'affetto dei propri cari che sono fuori dall'ospedale è qualcosa di osceno e inaccettabile.

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    2. guarda, proprio ieri volevo scrivere della madre di una mia carissima amica. ricoverata al fatebenefratelli delle tue parti: dopo un mese di ricovero lunedì l'hanno dichiarata in agonia senza permettere ai 5 figli di poterla assistere. non è umano.
      una donna che non è mai vissuta da sola condannata a morire da sola. per fortuna si chiamano fatebenefratelli.
      perchè le regole non sono le stesse in tutti gli ospedali, in altri della stessa provincia lasciano entrare i parenti se il ricoverato è in fin di vita.

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    3. Mia zia è proprio in quell'ospedale. I miei cugini vorrebbero trasferirla ma non so se ci riusciranno. Speriamo bene.

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