Che belli i racconti di Tobias Wolff e prima di partire per la sabbia del mare arriverà la recensione di Buongiorno, madame Céline
"Una volta ho letto la biografia di un grand'uomo del quale si diceva che era "morto bene". Suppongo che l'autore intendesse dire che aveva tenuto il dolore per sé, non aveva innescato falsi allarmi e non aveva scomodato eccessivamente quelli che erano destinati a restare. Mio padre morí bene, per non dire serenamente. Era come se l'irritabilità e la solitudine di tutta una vita non fossero state altro che una specie di panico da palcoscenico. Diresse il suo pubblico - noi - con un intuito da attore consumato riguardo ai tempi giusti per fare il buffone e per recuperare dignità. Noi eravamo commossi e ammiravamo il suo coraggio, come aveva previsto. Morí al piano di sotto, seduto sulla sua poltrona preferita, mentre io scrivevo un tema per la scuola. Ero solo in casa e non sapevo che fare. Il suo corpo non mi spaventava ma immediatamente e acutamente sentii la mancanza di mio padre. Sembrava sbagliato lasciarlo lí seduto e provai a trasportarlo in camera da letto al piano di sopra, ma era impossibile, da solo. Cosí feci venire il mio amico Ralphy che abitava di fronte. Quando arrivò e vide per che cosa l'avevo chiamato si mise a piangere ma io lo costrinsi lo stesso ad aiutarmi. Poco piú tardi mamma tornò a casa e quando le dissi che papà era morto corse di sopra gridando il suo nome. Alcuni minuti dopo ritornò giú. - Grazie a Dio, - disse, - almeno è morto nel suo letto -. Sembrava importante per lei e io non smentii. Ma quella sera telefonarono i genitori di Ralphy. Si dissero sconvolti per quello che avevo fatto, e lo fu anche mamma dopo aver sentito la storia, sconvolta e furibona. Perché? Perché non le avevo detto la verità? O perché, avendo dovuto apprenderla, non poteva continuare a credere che papà fosse morto nel suo letto?" (dal racconto "Il bugiardo" pp. 57-58)
Che belli i racconti di Tobias Wolff contenuti nella raccolta. Non aggiungo altro. Se come me amate i racconti allora dovete assolutamente leggere questa raccolta "La nostra storia comincia" (Einaudi, traduzione di Grazia Giua).
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