Leggere "Un venerdì di aprile" di Donald Antrim (Einaudi)

 

Non so cosa direbbe uno psichiatra di un depresso come me che legge un libro come questo che dentro ha tante pagine che parlano di quello che vivo, tipo il continuo pensare sin dalle medie a farmi fuori e tutti i modi possibili per farlo. Ricordo ancora quando crollai in riva al lago e mi portarono in ambulanza all'ospedale di Lecco. Non so ancora come ho fatto a sopravvivere e soprattutto a non prendere denunce. Ricordo solo che una ragazza mi disse, No, Andrea, con te basta......Questo libro è bellissimo. Non ho vissuto queste esperienze ma sono sempre lì dietro la porta. Il ricovero, i trattamenti, la fine, il nulla. Ci convivo. Non è facile per chi mi sta vicino. E mi sento sempre in colpa per essere un peso e rovinare spesso tutto.

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